La storia di Madrid
La storia di Madrid nasce in tempi relativamente recenti e per mano di un emiro musulmano; era l'anno 865 quando il moro Mohamed I decide di costruire nel sito dell'attuale capitale spagnola una fortezza, che avrà il nome di Magrit . La posizione strategica - sulla riva del fiume Manzanares e al centro della Meseta - rende la cittadina motivo di scontri frequenti tra Cristiani e Musulmani, fino all'arrivo di Alfonso IV di Castiglia all'inizio del Mille.
Il primo impulso alla crescita di Madrid viene dato da Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, è però il figlio degli Asburgo Filippo II a cambiare le sorti della città designandola capitale dell'Impero.
Rimasta fino ad allora di dimensioni contenute, Madrid "esplode" e raggiunge il culmine culturale e politico con Filippo IV; è questa l'epoca del Barocco figurativo e del grande Maestro Diego Velazquez.
Con l'avvento dei Borboni e la salita al trono di Carlo III la città cambia ancora faccia ed è arricchita da nuove meraviglie architettoniche; gli anni a cavallo del 1800 sono anche quelli della ribellione spagnola ai domini transalpini e della successiva crudele repressione napoleonica.
Se il diciannovesimo secolo è instabile, il Novecento madrileno è addirittura tragico; i tre anni di Guerra Civile (1936 - 39) lasciano il segno anche nella capitale così come incupisce la città il dominio del generale Franco in carica fino al 1975.
L'avvento del giovane re Juan Carlos di Borbone ha portato invece una ventata di novità a Madrid; la città spagnola è diventata la capitale della "movida", centro museale di indiscusso valore e meta tra le più ricercate del turismo internazionale.
PLAZA MAYOR
Le origini della piazza risalgono al XV secolo, quando alla confluenza dei caminos (oggi giorno calles) di Toledo e Atocha, ai confini della città medievale, si celebrava in questo luogo, conosciuto come "Plaza del Arrabal", il mercato principale della città, in cui vi era una prima zona porticata, per regolare il commercio nella piazza.
Nel 1580, dopo aver trasferito la corte a Madrid nel 1561, Felipe II diede l'incarico di rimodellare la piazza a Juan de Herrera, e cominciò la demolizione delle "casas de manzanas" dell'antica piazza quello stesso anno.
La costruzione del primo edificio della nuova piazza, la Casa de la Panadería, cominciò nel 1590 ad opera di Diego Sillero. Nel 1617, Felipe III, incaricò la prosecuzione dei lavori a Juan Gómez de Mora, che li avrebbe conclusi nel 1619.
Plaza Mayor ha subito tre grandi incendi nella sua storia, il primo dei quali nel 1631, il secondo nel 1670, l'ultimo avvenne nel 1790. L'incaricato della ricostruzione fu in quest'occasione Juan de Villanueva, che abbassò l'altezza del caseggiato che circonda la piazza da cinque a tre piani e chiuse gli angoli ponendo grandi arcate per l'accesso. I lavori di ricostruzione si prolungarono fino al 1854, e continuarono, dopo la morte di Villanueva, dai suoi discepoli .
Nel 1848 venne collocata la statua equestre di Filippo III al centro della piazza, opera del Giambologna e di Pietro Tacca, datata 1616. Nei vari anni a seguire furono fatti diversi restauri e modifiche tanto che negli anni sessanta si effettuò un restauro generale che la chiuse al traffico su ruote e dotò la piazza di un parcheggio sotterraneo. L'ultima operazione, portata a termine nel 1992, consistette nella decorazione murale, opera di Carlos Franco, della Casa de la Panadería, che rappresenta personaggi mitologici come la dea Cibele.
Il nome della piazza è cambiato nel corso della storia: dal primo nome di "Plaza del Arrabal" passò a chiamarsi "Plaza Mayor".
L'Arco de Cuchilleros è la più famosa delle nove porte di accesso alla piazza ed è situato nell'angolo sud-ovest della stessa. La considerevole altezza di quest'arco si deve al grande dislivello che esiste tra la Plaza Mayor e la Cava de San Miguel.
L'arco de Cuchilleros è opera di Juan de Villanueva, che dopo l'incendio del 1790, chiuse completamente la piazza ponendo in essere una serie di arcate per l'accesso.
Le quattro facciate: si tratta di una piazza porticata a pianta rettangolare, di 129 metri di lunghezza per 94 di larghezza, completamente chiusa da edifici di abitazione di tre piani, con 237 balconi che si affacciano sulla piazza. Dispone di nove porte di accesso, delle quali la più conosciuta è quella dell'Arco de Cuchilleros, nell'angolo sud-est della piazza. Al centro del lato nord della piazza si alza la Casa de la Panadería e di fronte ad essa, sul lato sud, la Casa de la Carnicería.
La Plaza Mayor fin dall'inizio,fu utilizzata non solo come principale mercato della città, dove si vendevano diversi generi di mercanzia ,ma anche nel palcoscenico di numerosi atti pubblici, come la corrida o l'autodafé, immortalata dal pittore Francisco Ricci nell'anno 1680,ed esecuzioni pubbliche; di fronte alla Casa de la Panadería avvenivano le impiccagioni e davanti alla Casa de la Carnicería, se avvenivano tramite coltello o ascia. Nella Plaza Mayor avvenne anche la beatificazione di San Isidro, santo patrono di Madrid.
La Plaza Mayor è attualmente un importante punto turistico, visitato da migliaia di turisti ogni anno. Nei locali commerciali che si trovano lungo i portici vi sono numerosi bar e ristoranti, che occupano parte della piazza con i tavoli. È inoltre uno spazio molto utilizzato per i festival, come i concerti che vengono offerti gratuitamente ai madrileni durante le feste di san Isidro.
Tutti i mesi di dicembre si svolge il tradizionale mercatino natalizio, abitudine che si mantiene dall'anno 1860
PLAZA DEL SOL
La Puerta del Sol è una delle piazze più importanti e famose di Madrid. Essa rappresenta il km 0 della rete stradale della Spagna ed è il centro delle celebrazioni nazionali della mezzanotte di San Silvestro con il famoso orologio che batte i 12 rintocchi.
Puerta del Sol è tra i luoghi più antichi di Madrid: nacque già nel XV secolo, contestualmente alla fondazione della nuova capitale di Spagna, che subentrò a Toledo. Originariamente, vi sorsero degli edifici governativi, che ne fecero il punto focale della vita cittadina madrilena, eretti attorno alla famosa porta esistente fin dal XII secolo, al di là della quale vi erano villaggi agricoli in crescente espansione.
Dominata, come tutte le maggiori piazze madrilene, da modernissime e potenti fontane dal getto spettacolare, e dotata di siepi ordinate, la Plaza de Puerta del Sol è circondata e intrisa di alcuni dei più conosciuti e fortemente tipici simboli associati a Madrid e alla Spagna nel mondo intero. Tra questi, indubbiamente, vi è il palazzo nobiliare sul cui terrazzo era montata la gigantesca insegna luminosa di Tio Pepe, un'icona commerciale, quasi, per le genti della capitale, usata per pubblicizzare una qualità di sherry;essa è stata restaurata nel 2011 per tornare visibile tre anni dopo.
La grande piazza, di inconsueta forma allungata, è inoltre dominata dal Palazzo delle Poste, oggi sede di uffici amministrativi locali, un immenso edificio con il celeberrimo orologio che scandisce le fasi più importanti della vita di Madrid. In una città che di grandi orologi artistici è davvero molto ricca, nessuno di essi è comparabile al Reloj de Puerta del Sol, l'orologio nazionale per eccellenza.
Famosa è pure la grande statua di Carlo III di Spagna, oltre naturalmente alla porta stessa.
Il rito delle campanadas
Un suggestivo rito scandisce l'arrivo del nuovo anno a Puerta del Sol. Poco prima della mezzanotte,un enorme carillon scende nell'orologio del Palazzo delle Poste, successivamente vengono scanditi prima i cuartos (4 doppi rintocchi), poi le campanadas, cioè un rintocco ogni 3 secondi nel quale va mangiato un chicco d'uva, alla fine di esse, si accende l'insegna luminosa Feliz XXXX che dà il via al nuovo anno.
Dal 1962 tale rito è trasmesso in diretta tv prima da TVE poi dalle altre reti, ma solo dagli anni '90 esso prevede anche dei conduttori; nel 1997 è stato condotto per TVE da Raffaella Carrà chiamata all'ultimo minuto ad affiancare uno dei conduttori storici dell'evento, Ramón García.
Piazza Cibeles
È una delle piazze più vivaci, conosciute e belle di Madrid, e qui si trovano monumenti emblematici come la Fontana e il Palazzo di Cibeles. Una tappa obbligata per chiunque visiti la città.
Il centro della piazza è occupato dalla Fontana di Cibeles, simbolo di Madrid. Dea della natura e protettrice del popolo, questo complesso scultoreo è stato disegnato da Ventura Rodríguez nel 1777. Una curiosità: i tifosi del Real Madrid celebrano le vittorie della loro squadra di calcio ritrovandosi proprio intorno a questo monumento.
In questa piazza si trova anche il Palazzo di Cibeles (attuale palazzo del Comune) che ospita lo spazio culturale Centro (sede di esposizioni, di un auditorium e un belvedere con una panoramica privilegiata su Madrid) e la Galería de Cristal, uno spazio di libero accesso (pensato per la celebrazione di eventi) con un'impressionante volta a vetri.
Sulla piazza si affacciano anche altri edifici rinomati, come quello del Banco di Spagna, il Palazzo di Linares e il Palazzo di Buenavista, e da qui parte il famoso Paseo del Prado.
LA PLAZA DE COLÓN (PIAZZA DI CRISTOFORO COLOMBO)
E’uno dei luoghi di maggior interesse della città di Madrid, in Spagna. Nella Plaza de Colón sorge il monumento a Cristoforo Colombo (Cristóbal Colón in castigliano), la cui statua domina dalla sommità dell’ obelisco. Alla base del monumento stesso, una fontana simboleggia l'oceano, dal quale Colombo emerge vincitore. Nella piazza si trova anche la Biblioteca Nazionale.
STADIO SANTIAGO BERNABÉU
Lo stadio Santiago Bernabéu (in spagnolo Estadio Santiago Bernabéu ) è l'impianto di proprietà del Real Madrid Club de Fútbol, in cui si trovano sia la sede legale del club che quella degli incontri interni della sua squadra di calcio.
Ideato dall'architetto José María Castell, i lavori di costruzione iniziarono il 27 ottobre 1944. Originariamente chiamato Nuovo Stadio Chamartin, fu inaugurato il 14 dicembre 1947 e fu ribattezzato con l'attuale nome il 4 gennaio 1955 in onore del grande presidente Santiago Bernabéu. All'interno dell'impianto è presente il museo del Real Madrid, oltre a numerosi ristoranti e lo store ufficiale del club, gestito dall'Adidas.
L'impianto è facilmente raggiungibile grazie ai mezzi pubblici. Nelle immediate vicinanze è presente l'omonima stazione della metropolitana, situata sulla linea 10 e inaugurata pochi giorni prima dell'inizio dei Mondiali del 1982.
Durante il corso dei vari anni esso ha subito diverse modifiche e trasformazioni migliorando sempre più l’aspetto e la capacità di contenere il pubblico.
Nell'estate del 2011 sono stati iniziati i lavori per l'ampliamento delle tribune del Primer Anfiteatro, grazie al quale si è avuto un aumento della capienza, passata a 81.044 spettatori.
PUERTA DE ALCALÁ
La Puerta de Alcalá è uno dei monumenti più significativi di Madrid, assieme alla vicina fuente de Cibeles. La costruzione fu ordinata dal re Carlos III e fu messa in opera dall'architetto Francesco Sabatini. Si trova nella Plaza de la Independencia, all'incrocio delle vie Alcalá, Alfonso XII, Serrano e Salustiano Olózaga e assieme alla Puerta de España, entrata principale al Parco del Retiro. Come la via nella quale si trova, il monumento porta questo nome per trovarsi sulla strada che conduceva alla località di Alcalá de Henares.
La Porta antica : anteriormente all'attuale esisteva un'altra Puerta de Alcalá. Era costruita in mattoni e si trovava un po' più ad ovest, all'altezza dell'attuale calle de Alfonso XI. Fu costruita nel 1599 in occasione dell'arrivo in città di Margherita d'Austria, sposa del re Felipe III.
La porta aveva un arco centrale e due laterali più piccoli. Sul centrale vi era un'altra piccola arcata, nella quale si trovava una statua in pietra di Nuestra Señora de las Mercedes. Sugli archi laterali c'erano altre statue di San Pietro Nolasco e della beata Maria Anna di Gesù. Fu demolita nel 1764 per ampliare la calle de Alcalá con terreni presi a quello che attualmente è il Parco del Retiro, allora appartenenti al palacio del Buen Retiro.
Questa porta, che serviva da accesso alla città dalla strada reale di Aragona e Catalogna, era una delle cinque principali con le quali contava la città, assieme alle porte di Toledo, Segovia, Bilbao e Atocha.
La Porta nuova
Dopo la sua entrata a Madrid, il 9 dicembre 1759, attraverso l'antica Porta, che non era di suo gradimento, Carlos III, decise di demolirla e di costruirne una nuova, che insieme ad altri progetti dovevano servire per migliorare la città.
Per la costruzione della nuova Porta vennero presentati diversi progetti, tra i quali cinque di Ventura Rodríguez e uno di José de Hermosilla, sebbene alla fine venne scelto quello di Sabatini, di stile neoclassico con settanta piedi di altezza.Il progetto originale offriva due soluzioni distinte, uno con pilastrate e l'altro con colonne addossate. Vennero fusi entrambi in uno solo e per questo le facciate sono distinte. Venne inaugurata nel 1778, non come monumento, ma come autentica porta, dato che da entrambi i lati continuava ad esistere la cinta muraria che delimitava la città ad est e che sarebbe rimasta in piedi fino al 1869, anno in cui venne rimodellata la piazza.
La Porta, costruita in granito, ha cinque campate: tre con archi di mezzo punto, con chiavi a forma di testa di leone, e due laterali con arco dentellato, con alcune coppie di cornucopie intagliate su di essi da Roberto Michel. Queste campate disponevano in origine di inferriate che venivano chiuse tutti i giorni al tramonto.
La facciata esterna, quella che guarda ad est, presenta dieci colonne di granito addossate. Nell'interna, quella che guarda verso il centro della città, si sostituiscono le sei esterne con pilastri e solo due coppie assieme all'arco centrale continuano ad essere colonne. Tutte loro appoggiano su basamenti. I capitelli sono di ordine ionico e su di essi appoggia una cornice.
Sulla campata centrale, da ambo le parti, figura un'iscrizione latina: Rege Carolo III. Anno MDCCLXXVIII ("reggente Carlo III. Anno 1778"). Sull'iscrizione esterna figura uno scudo sostenuto da Fama e da Genio. Da ambo le parti, quattro sculture di bambini.
Nella facciata interna, sopra gli archi laterali, figurano le quattro virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza. Tutti questi motivi ornamentali furono intagliati in fueron tallados en pietra calcarea di Colmenar, come le cornucopie, da Francisco Gutiérrez Arribas e dal suo stile più barocco, che contrasta con il resto dell'architettura.
Avvenimenti storici
In quanto uno dei monimenti più rappresentativi e importanti della città, la Puerta de Alcalá è servita come supporto per ogni tipo di manifestazione politica e artistica e nelle sue vicinanze sono avvenuti numerosi fatti storici.
PUERTA DE SAN VICENTE
La Puerta de San Vicente è una porta monumentale situata in Glorieta de San Vicente a Madrid.
Nel corso della storia di Madrid ci sono state diverse porte che hanno ricevuto lo stesso nome. Nel 1726, il marchese di Vadillo, sindaco della città, a sostituzione di una porta d'ingresso, che era in rovina e che fu chiamata"il Parco". La porta era formata da tre archi, adornata da una statua di San Vicente che ne ha dato il nome. Era conosciuta anche come la porta d'ingresso della Florida.
Tuttavia, la porta fu demolita nel 1770 a causa della ristrutturazione della Cuesta de San Vicente (1767-1777) nell'ambito della riqualificazione degli approcci occidentali al Palazzo Reale e la sua connessione con il Camino de El Pardo. Poco dopo, il re Carlo III incaricò Francesco Sabatini di ricostruire una nuova porta per sostituire quella precedente e formare l'ingresso alla città dalla nuova Paseo della Florida. I lavori terminarono nel 1775.
Questa nuova porta era più vicino al fiume di quella precedente. Si trattava di un arco e due ante e fu costruita in granito e pietra calcarea di Colmenar de Oreja. L'arco è stato decorato con due colonne doriche all'esterno e due pilastri, dorico anche negli interni. C'è un frontespizio sormontato da un trofeo militare triangolare, lateralmente c'erano anche dei trofei militari.
Nel 1890 il cancello fu rimosso per migliorare il traffico nella zona(altre fonti indicano la data del 1892. Tuttavia, la traccia dei resti che mancano(ci sono ipotesi che la sua pavimentazione è andata persa), altri pezzi sono stati presi dai negozi presso la Casa Municipale e in seguito, per il disinteresse sono stati sepolti e non sono mai stati trovati nonostante siano stati sempre cercati fino agli ultimi decenni del XX secolo.
Tuttavia, nel 1990 la città di Madrid presieduta da Jose Maria Alvarez del Manzano ha deciso di sostituire la porta nello stesso luogo dove si trovava. Per fare quersto, una nuova costruzione è stata effettuata nella posizione inversa dell'originale. La fonte di Juan de Villanueva, che era in quella posizione dal 1952 è stata trasferita al West Park.
Il 25 aprile 1995 è stata riaperta.
La nuova porta in granito e pietra calcarea, sfruttando le modanature del cornicione superiore conserva ancora l'originale. Il resto della porta corrente è una riproduzione che comprende ornamenti di José Luis Parra Parés.
STAZIONE ATOCHA
Nella più grande stazione ferroviaria della città di Madrid trova il suo spazio un'isola verde con pochi eguali nel mondo: la stazione Atocha è un opera d'arte dove vegetazione, acciaio e cemento si uniscono in modo armonioso.
La stazione fu realizzata dal 1888 al 1892, sotto la direzione di Alberto del Palacio Elissagne con la collaborazione del celebre Gustave Eiffel (il gusto estetico da art nouveau, emblematico anche della torrre Eiffel, è visibile in modo chiaro nella struttura della stazione). La stazione è stata ricostruita in seguito all'efferato attentato del 11 marzo 2004, che uccise 191 persone e ne ferì 1800.
La parte della vecchia stazione oggi ospita un giardino tropicale di quattromila metri quadrati. È una vera e propria foresta esotica al coperto: la temperatura in questa singolare area è costante sui 24 gradi centigradi, ed è dotata di decine di piante rigogliose e alcune specie di animali, come tartarughe.
LA FUENTE DE LA ALCACHOFA - Fontana del Carciofo
La fuente de la Alcachofa (fontana del Carciofo) è una fontana che si trova all'interno del Parque del Retiro di Madrid.
La fontana è stata progettata da Ventura Rodríguez nel 1776 e realizzata tra il 1781 e il 1782 dagli scultori Alfonso Giraldo Bergaz, Antonio Primo e José Rodríguez.
La fontana è composta da una colonna centrale che riporta lo scudo della città di Madrid, sostenuta da un tritone e da una nereide con corpo di donna e coda di pesce. La colonna a sua volta sostiene una vasca circolare nel cui centro sono rappresentati alcuni bambini sotto un grande carciofo, che dà il nome alla fontana. La fontana è realizzata in pietra calcarea, ad eccezione della parte superiore che è in granito proveniente dalle cave di Redueña.
La fontana era collocata in origine ad una delle estremità del Paseo del Prado, la plaza del Emperador Carlos V, da dove venne spostata nel 1880 per facilitare il traffico nella piazza. Oggi nello stesso luogo si trova una riproduzione in bronzo della fontana.
FONTANA DI NETTUNO
La fontana di Nettuno di Madrid occupa il centro della plaza de Cánovas del Castillo, nella capitale spagnola. Fu progettata da Ventura Rodríguez nell'anno 1782, e realizzata tra il 1780 e il 1784 da Juan Pascual de Mena, che la scolpì tutta in marmo bianco proveniente da Montesclaros (Toledo, come parte dei lavori di rinnovamento del Salón del Prado.
Consiste in un gran pilone circolare nel cui centro si trova il dio Nettuno, dio dei mari, con un serpente attorcigliato sulla mano destra e il tridente nella sinistra, su di un carro formato da una conchiglia tirata da due cavalli marini con coda di pesce. Attorno al carro si vedono foche e delfini che gettano acqua a una grande altezza. Il dio delle acque alluderebbe alla riforma della Marina di Carlos III, che rinnovò per renderla più competitiva e rinforzare il legame con le colonie.
La fontana, che in principio era situata all'estremo del Prado de Apolo, e guardava verso la Fuente de Cibeles, fu trasferita al centro della plaza de Cánovas del Castillo nel 1898, luogo dove risiede attualmente. Forma assieme alla Fuente de Cibeles e alla fontana di Apollo o delle Quattro Stagioni, dei tre grandi gruppi di sculture progettati da Ventura Rodríguez per il Salón del Prado.
I tifosi dell'Atlético Madrid vanno a questa fontana a festeggiare i loro titoli, in contrapposizione con i tifosi del Real Madrid, che si recano alla Fuente de Cibeles.
MUSEO NACIONAL CENTRO DE ARTE REINA SOFÍA
Il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia è un museo d'arte moderna ed arte contemporanea, dedicato a tutta la produzione artistica dall'inizio del Novecento ad oggi.
Storia: inaugurato 11 settembre 1992 dai reali di Spagna, ha sede nell'antico Ospedale generale di Madrid, edificio settecentesco originariamente eretto per volere di Carlo III.
Tra il 1980 ed il 1988 gli architetti José Luis Iniguez de Onsoño ed Antonio Velasquez de Castro hanno curato il restauro ed il ripensamento degli spazi della struttura, conferendogli l'attuale aspetto. Un ampliamento della superficie espositiva di 8000 m2, costato 97 milioni di euro e progettato dall'architetto francese Jean Nouvel, è stato inaugurato nell'ottobre del 2005.
Altre sedi per esposizioni temporanee del museo sono il Palacio de Velázquez ed il Palacio de Cristal.
Le opere maggiori: la grande attrazione del museo è la Guernica di Pablo Picasso. Il Reina Sofía possiede inoltre opere di Salvador Dalí, e tantissime opere di altri artisti significativi. Presenta inoltre una libreria specializzata in arte, con una collezione di oltre 100.000 libri, 1.000 video e 3.500 registrazioni.
PALAZZO REALE DI MADRID
Il Palazzo Reale di Madrid (Palacio Real de Madrid, in spagnolo), è la residenza ufficiale dei re spagnoli.
Si trova a Madrid, Spagna, e fu costruito nello stesso luogo dove si trovava un altro palazzo, chiamato Alcázar, distrutto nel secolo XVIII da un incendio.
La ricostruzione risale al 1735 ed è durata 26 anni, quando il re di Spagna Filippo V affidò il progetto a Filippo Juvara che, morto l'anno successivo, venne portato a termine, con numerose modifiche, dal suo assistente Giovanni Battista Sacchetti.
Il Palazzo Reale di Madrid è ancora oggi la residenza ufficiale del re di Spagna, nel quale si tengono tutte le manifestazioni ufficiali e le cerimonie di Stato. Il re ha la sua residenza privata in un palazzo più modesto, il Palazzo della Zarzuela.
L'edificio, costituito da 3418 stanze che si estendono su un'area di 135.000 m², è "il palazzo funzionante più grande d'Europa" e il più grande palazzo reale di tutta l'Europa occidentale. È amministrato dal Patrimonio Nazionale di Spagna.
Evoluzione storica del Palazzo Reale di Madrid
L'esterno del complesso si ispira al Palazzo del Louvre di Parigi ed è in stile tardo barocco italiano. La parte inferiore è costituita da un bugnato alternato da colonne di ordine tuscanico mentre la parte superiore ha un ordine di colonne di ordine ionico.
Al piano terra c'è la Farmacia reale, contenente numerosi vasi di medicinali che venivano usati per curare gli ammalati della corte. Nello stesso piano c'è l'Armeria, importante raccolta di armi e armature di diverse epoche. Spicca l'armatura a cavallo di Carlo V d'Asburgo.
Il maestoso scalone principale venne progettato dal Sabatini ed ha un affresco nella volta raffigurante La monarchia spagnola che rende omaggio alla Religione, opera di Corrado Giaquinto.
I lussuosi appartamenti reali sono costituiti da numerosi ambienti sfarzosamente decorati. La prima sala quella degli Alabarderos, con pregevoli opere di artisti italiani: nella volta un affresco del Tiepolo raffigurante l'Apoteosi di Enea mentre alle pareti ci sono alcuni arazzi e dei dipinti di Luca Giordano.
Segue il Salòn de Columnas con un affresco del Giaquinto, una serie di arazzi eseguiti su cartoni di Raffaello ed alcune sculture barocche raffiguranti dei personaggi dell'Impero Romano e Carlo V.
Il Salone del Trono conserva ancora l'arredamento datogli da Carlo III con mobili in stile rococò, pareti rivestite da velluto, orologi di fattura inglese e svizzera e la volta affrescata dal Tiepolo.
Altri ambienti degni di nota sono: il Salotto di porcellana avente alle pareti numerosi pezzi di porcellana eseguiti dalle manifatture del Retiro, la fornita Biblioteca reale, l'ampia Sala di pranzo da gala e il Salone Gasparini ricco di stucchi.
La Cappella è situata nel cuore del lato nord del piano nobile del palazzo ed è accessibile dalle gallerie che circondano il cortile. La pianta è circolare e contiene splendide decorazioni in marmo e ad affresco del Giaquinto.
Sul lato nord dell'edificio si estendono i Giardini di Sabatini, progettati negli anni '30 ispirandosi a quelli francesi e sul sito dove erano ubicate le scuderie reali.
CATEDRAL DE SANTA MARÍA LA REAL DE LA ALMUDENA
La cattedrale dell'Almudena (il nome completo in lingua spagnola è catedral de Santa María la Real de la Almudena) è il principale luogo di culto cattolico di Madrid, sede vescovile dell'omonima arcidiocesi metropolitana.
Il tempio, consacrato da Giovanni Paolo II nel 1993, si trova nella centrale piazza de la Armería, di fronte al Palazzo Reale, ed è dedicato alla patrona della città, la Virgen de la Almudena.
Cenni storici
Il desiderio di avere una cattedrale a Madrid, capitale del regno, esisteva dai tempi di Filippo II, nel XVI secolo, ma l'attuazione venne sempre rimandata per diversi motivi, non ultima l'opposizione degli arcivescovi di Toledo, che non volevano la separazione di Madrid dai territori della loro arcidiocesi. La situazione si risolse nel 1885, quando Leone XIII decretò la creazione della diocesi di Madrid.
Come chiesa cattedrale venne scelta la parrocchiale di Santa Maria de la Almudena, la cui costruzione era iniziata nel 1883, con la posa della prima pietra da parte di re Alfonso XII di Spagna, sui terreni dove sorgeva un precedente tempio dedicato alla patrona di Madrid, demolito nel 1868. Quest'area, vicina al palazzo Reale, venne ceduta al patrimonio reale nel 1879, grazie alla mediazione della regina Mercedes d'Orléans, devota alla Vergine dell'Almudena.
Il progetto iniziale della cattedrale, che andava a modificare quello per la parrocchiale dell'Almudena, si deve all'architetto Francisco de Cubas y González-Montes, noto come marchese di Cubas, il quale, ispirandosi a Viollet-le-Duc, prevedeva una monumentale opera in stile neo-gotico. La costruzione iniziò dalla cripta, in stile neo-romanico, terminata dall'architetto Enrique María Repullés y Vargas e aperta al culto nel 1911.
I lavori ripresero dal 1950, con alcune modifiche al progetto originario, che stabilirono l'utilizzo dello stile neo-classico per l'esterno della cattedrale, mantenendo lo stile neo-gotico all'interno. I lavori proseguirono sino al 1965, per poi riprendere nel 1984.
Il 15 giugno 1993 la cattedrale di Madrid venne consacrata da papa Giovanni Paolo II.
Durante la costruzione dell'Almudena, fu cattedrale "provvisoria" di Madrid la collegiata di San Isidro (dal 1885 al 1993).
Organo a canne
MUSEO NACIONAL DEL PRADO
Il Museo del Prado è una delle pinacoteche più importanti del mondo.
Vi sono esposte opere dei maggiori artisti italiani, spagnoli e fiamminghi, fra cui
Fra Angelico, Andrea Mantegna, Antonello da Messina, Sandro Botticelli, Raffaello, Tiziano, Andrea del Sarto, Correggio, Parmigianino, Federico Barocci, Caravaggio, Artemisia Gentileschi, Giambattista Tiepolo, El Greco, Diego Velázquez, Francisco Goya, Rogier van der Weyden, Hieronymus Bosch, Rembrandt, Pieter Paul Rubens, Antoon van Dyck, Jacob Jordaens e molti altri.
La facciata del Museo
L’edificio che ospita il Museo del Prado fu ideato da Carlo III di Spagna fra i suoi lavori illustrati, come il Gabinete de Historia Natural, sullo sfondo di una serie di istituzioni di carattere scientifico situati nel progetto di riurbanizzazione chiamato Salón del Prado.
A tal fine, Carlo III poté fare affidamento su uno dei suoi architetti preferiti, Juan Villanueva, autore, oltre che della sede del Museo, del vicino giardino botanico.
Il progetto architettonico della pinacoteca attuale venne approvato da Carlo III nel 1786, rivelandosi il culmine della carriera di Villanueva ed uno dei vertici del neoclassicismo spagnolo, benché, per essere onesti, data la lunga durata delle opere e dei successivi avatar, il risultato definitivo si allontanerebbe abbastanza dal disegno iniziale.
Sebbene la costruzione si svolga durante i regni di Carlo III e Carlo IV di Spagna, al suo completamento, all’inizio del secolo XIX, la venuta delle truppe francesi in Spagna e la successiva guerra di indipendenza lasciarono tracce pesanti nell’edificio, che era destinato a fini militari (caserma della cavalleria), arrivando quasi alla distruzione totale.
Solo grazie all’interesse manifestato da Ferdinando VII e, soprattutto, della sua seconda moglie Maria Isabella di Braganza, a partire dal 1818 inizia il suo recupero sulla base di nuovi disegni proprio del Villanueva, sostituito alla morte dal suo discepolo Antonio López Aguado.
La prima denominazione del museo, Museo Real de Pinturas, venne attribuita il 19 novembre 1819, mettendo in mostra alcune delle migliori opere della Collezione Reale Spagnola, trasferite dai vari siti reali. Il salone ovale (l’attuale Sala di Velázquez), che a quel tempo aveva un balcone da cui si poteva vedere la galleria della scultura del piano sottostante, verrà battezzato con il suo nome in riconoscimento al suo lavoro. In questo periodo il museo conta 3 sale e 311 quadri, tuttavia negli anni successivi si aggiungeranno nuove sale ed opere d’arte, rendendolo indipendente dall’aggregazione con i fondi del polemico Museo de la Trinidad, creato a partire da opere d’arte sequestrate in virtù della Ley de Desamortización di Mendizábal (1836) e fuso con il Prado nel 1974.
L’edificio è composto da un corpo centrale, fiancheggiato da gallerie allungate che finiscono in baldacchini quadrati, il suo interno ospita le rotonde.
Il corpo centrale si distingue in una costruzione di sei colonne in ordine tuscanico, una trabeazione, una cornice ed un attico.
Le due gallerie laterali si estendono per due piani: quello inferiore con finestroni profondi ed allungati che finiscono in un arco a mezzo punto e quello superiore costituito da una galleria di colonne ioniche (oggi esiste un terzo piano ricavato, opera posteriore).
La facciata nord ha un portico con colonne ioniche sovrastate da una trabeazione. Questa facciata corrisponde alla seconda pianta dell’edificio. Quando questo venne costruito, la prima pianta si trovava, da questo lato, sotto il livello del terreno, che a quell’epoca scendeva in una piccola costa fino alla passeggiata del Prado. Più tardi il dislivello venne distrutto fino a ridurlo alla stessa altezza del suolo reale del monumento, per cui fu necessario costruire una scalinata per l’accesso (1882).
La facciata sud (che dà sulla piazza di Murillo, di fronte al giardino botanico) ha un’anticamera di accesso all’interno ed una loggia, o galleria, con sei colonne di ordine corinzio sulle quali poggia una trabeazione.
L'interno dell’edificio si sviluppa nelle sue sale centrali. Nella parte nord c’è una rotonda con otto colonne ioniche, la cui volta è decorata a cassettoni.
All'esterno, sulla facciata che dà sul Paseo del Prado, si trova la Porta di Velázquez, con un frontone di ordine dorico che incorpora il rilievo dell'attico, le statue ed i medaglioni allegorici del re Fernando VII protettore delle scienze, delle arti e della tecnica.
Di fronte a questa porta si trova la statua di Velázquez, opera dello scultore Aniceto Marinas. Il piedistallo, di Vicente Lampérez, riporta la dedica a "Gli artisti spagnoli, per iniziativa del Círculo de Bellas Artes, 1899". Questo monumento venne inaugurato il 14 giugno dello stesso anno, alla presenza della reina regente e di Alfonso XIII. Fu una cerimonia molto commovente, durante la quale si rese omaggio e riconoscimento al grande pittore Velázquez ed alla pittura spagnola.
Nel Nel museo si trova il quadro intitolato La Gloria, dipinto da Tiziano per Carlo V, il quale, insieme al ritratto dell'Imperatrice, lo accompagnò nel suo ritiro nel monastero di Yuste a Cáceres in Estremadura.Viene conservato anche il Retrato ecuestre de la reina Margarita del pittore Bartolomé González, dove vengono esibiti due dei gioielli più famosi del Gioielliere della Corona di Spagna: la perla chiamata Peregrina (che fu proprietà di Elizabeth Taylor) ed il diamante Estanque, rinvenuto nel territorio di Madrid e tagliato da Jacome Trezzo.
Si trovano, altresì, i dipinti con cui Goya decorò il suo podere di Madrid chiamato La quinta del sordo. Dopo aver acquisito la proprietà dal barone Emil d’Erlanger, ne ordinò il trasferimento su tela e, dopo aver presentato le opere a Parigi, dove non incontrò l’interesse del Museo del Louvre, decise di lasciarle in eredità al Prado.
Gli artisti della scuola spagnola presenti con le loro opere sono:
Francisco Goya, Jusepe de Ribera, El Greco, Murillo ,Diego Velázquez.
Scuola italiana:
Scuola olandese e fiamminga:
Hieronymus Bosch, Rembrandt Harmenszoon Van Rijn, Bruegel il Vecchio, Robert Campin ,Joachim Patinir
Pieter Paul Rubens Rogier van der Weyden, Antoon van Dyck.
MONUMENTO A FRANCISCO GOYA
Situato al largo della facciata nord del Museo del Prado, la statua raffigura il famoso pittore aragonese Francisco de Goya y Lucientes. Fu Realizzata dallo sculture Mariano Benlliure, si tratta di una fontana a formadi monumento sul quale Goya è raffigurato. Sul piedistallo appare una delle sue creazioni più famose, "The Naked Maya" e adornano il monumento un insieme di rilievi. E' stato inaugurato nel 1902.
CALLE DE PRECIADOS (Grande via commerciale)
Preciados è una strada di Madrid. Si comincia nella Puerta del Sol(una delle dieci strade che conducono a Puerta) e termina alla Plaza de Santo Domingo, a Callao. Questa è una grande strada commerciale e si colloca al quinto posto per le strade del mondo dove è più costoso affittare. E' famosa per la presenza di El Corte Ingles e di altre concessioni in tutto il mondo.
Il suo nome deriva dall'aver preso la residenza di due fratelli soprannominati Preciado, ex officio almotacenes. Nel 1943 l'impresario Pipino Fernandez ha avviato le proprie attività commerciali di Madrid, Galerias Preciador, che ha dato il nome alla strada. Su questa strada a partire dalla metà del XIX secolo è stato il Matritense Centro Numismatico(Scambio Casa).
Nel 1970 insieme alla vicina Carmen Strret è stata una delle prime strade pedonali della capitale della Spagna.
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Fonte: Wikipedia e www.madrid.it
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